L’AUTOMAZIONE DI JUNGHEINRICH È IN MOSTRA A ROSATE
Pensato principalmente come sede per la formazione dei collaboratori, il nuovo Automation Center – Training & Demo Area del produttore di Amburgo rappresenta una valida risorsa anche per i clienti, che possono vedere e sperimentare le vaste potenzialità delle soluzioni di automazione
È una versione dimostrativa, ma fotografa puntualmente il lavoro dentro un magazzino reale e completo, con sistemi di stoccaggio statico e dinamico, a riprodurre i processi tipici dell’intralogistica: è il nuovo Automation Center – Training & Demo Area che Jungheinrich ha inaugurato lo scorso mese di marzo a Rosate, nello storico quartier generale di Jungheinrich Italiana.
In primo luogo, il centro è stato pensato come sede privilegiata per la formazione dei collaboratori, tecnici e no, che possono così mettersi alla prova e accrescere le proprie conoscenze, scoprendo ed esercitandosi sulle soluzioni in continua evoluzione e sempre più performanti del marchio fondato da Friedrich Jungheinrich e Werner Rosenkranz il 7 agosto 1953. Ma non solo tecnici, la Demo Area rappresenta una preziosa risorsa anche per i clienti, che in questo modo riescono a toccare con mano e sperimentare le tante potenzialità delle soluzioni di automazione su misura.
Una soluzione per ogni scenario
Rendere più efficienti i tempi di consegna, fare fronte a un aumento di ordini, migliorare la sicurezza in magazzino, organizzando al meglio gli spazi e il lavoro del personale, ridurre il tasso di errore: sono numerose le necessità che spingono una azienda ad approcciarsi al campo dell’automazione per un investimento che, seppur inizialmente anche rilevante, se ben ponderato, si rivela essere molto fruttuoso.
Chi invece ha già intrapreso questo percorso, può valorizzarlo ulteriormente, progettando un investimento, godendo di una peculiare proprietà dell’automazione: la modularità. Coloro che temono come l’avvento dell’automazione segni l’inesorabile declino del lavoratore umano, possono tirare un sospiro di sollievo e guardare all’arrivo con uno sguardo complice: gli AGV di Jungheinrich possono lavorare in sicurezza anche in modalità mista, svolgendo, senza sforzo, compiti ripetitivi o complicati.
Dalla movimentazione orizzontale a quella verticale, sono diversi i modelli di Mobile Robot che attualmente sono a disposizione nella Demo Area di via Amburgo 1; ognuno di questi, gestito dalla Logistics Interface Jungheinrich, naviga con autonomia e affidabilità, completando le missioni assegnate, simulando le operazioni svolte generalmente in magazzino. Tra questi, ad attendere clienti e personale Jungheinrich ci sono lo stoccatore ERCa, il commissionatore EKSa e l’AMR arculee S.
ERCa, precisione a prova d’ostacolo
Attenzione, facile integrazione e sicurezza di processo: con telaio in acciaio e profilo del carrello chiuso, ERCa è uno stoccatore automatico con altezza di sollevamento fino a 4,4 metri e portata fino a 1700 chili, che monta di serie un motore di trazione da 2,8 kW con tecnologia a corrente trifase. Il motore di sollevamento ad alta efficienza con regolazione elettrica permette il sollevamento e l’abbassamento silenziosi e senza scatti, anche a grandi altezze. La sua struttura compatta lo rende adatto per aumentare l’efficienza di movimentazione anche in spazi ristretti.
La sicurezza nell’uso dello stoccatore in modalità mista, macchina e pedone, è possibile grazie alla presenza di sistemi, come lo scanner per la protezione degli operatori fornito di serie, che analizza il percorso in cerca di eventuali ingombri, in base alla velocità in direzione di trazione, di carico e durante la marcia in curva. Se lungo il tragitto è presente un ostacolo, l’AGV si ferma, per poi ripartire automaticamente una volta recepito il via libera. È inoltre presente un pulsante di emergenza a fermare, se serve, il mezzo. La navigazione avviene principalmente con l’ausilio di laser: è possibile dunque utilizzare riflettori in corsia o una combinazione di riflettori ed elementi ambientali.
EKSa, il “collega” autonomo che stocca fino a 6 metri
Il marchio di Amburgo lo definisce come: “la scelta ideale per l’utilizzo in modalità mista in ambienti con carrelli a guida manuale e operatori a terra”; il segreto di EKSa sta nelle dimensioni compatte – 131 mm di lunghezza e 85 mm di larghezza -, che lo rendono agevole anche negli spazi ristretti, nella portata da 1500 chili, nei 9 tipi di montanti modulari disponibili che permettono una capacità di stoccaggio verticale fino a 6 metri e, ulteriore punto a favore, nell’alloggiamento dei sensori di sicurezza.
Non più, come prima del restyling, installati nella parte anteriore del mezzo, bensì integrati sotto il telaio: una collocazione strategica che non solo diminuisce la possibilità di danneggiamento, ma va a incidere positivamente anche su dimensioni e peso totale del carrello. La presenza di un comodo display touchscreen da 7 pollici garantisce una facile interazione tra operatore e AGV, consentendo di avere lo stato del mezzo sottocchio.
Arculee S, l’AMR che va d’accordo con tutti
Compatto – misura 845 x 776 mm – e versatile, è un Autonomous Mobile Robot che supporta il trasporto orizzontale di carichi fino a 1000 chili, e ben si presta come primo approccio alla navigazione ibrida basata sulla lettura dei marker e la combinazione di rilevazione di contorno. Offre diverse soluzioni di automazione: può funzionare come sistema stand alone, essere integrato facilmente o collegato al sistema già esistente grazie all’interfaccia standardizzata VDA-5050.
Arculee S può aumentare l’efficienza dell’automazione, garantendo un incremento di produttività fino al 30 per cento e assicurando una tracciabilità completa dei trasporti automatici, è utilizzabile sia con trasporto diretto di pallet, sia con l’ausilio di tavoli da trasporto. Sicurezza a tutto tondo: l’AMR è dotato di una tecnologia di sensori di sicurezza a 360 gradi e un sistema di rilevamento e monitoraggio del carico, per consentire al personale e al robot, o robot e altri carrelli, di lavorare insieme, senza pericoli, anche in aree anguste.